A livello globale, le organizzazioni stimano che ci vorranno ancora due anni per eliminare le vulnerabilità che affrontano oggi.
Mentre il mondo si trovava ad affrontare le nuove sfide poste da un pandemia globale esplosa all'improvviso nel 2020, i team IT di tutto il mondo dovevano rispondere al cambiamento per supportare le proprie organizzazioni e implementare le modifiche necessarie per rimanere operativi. Con un cambiamento così rapido, era inevitabile un allentamento dei controlli standard volti a ridurre i rischi digitali: di fronte alla necessità di gestire una forza lavoro quasi interamente in remoto, la sicurezza dei dati è passata in secondo piano e l'adozione accelerata del cloud è diventata prioritaria rispetto alla difesa contro nuovi vettori di attacco ransomware, solo per citare un paio di esempi.
Scarica lo studio, condotto da Vanson Bourne, per uno sguardo approfondito sulle conseguenze dell'accelerazione della trasformazione digitale prodotta dal COVID in relazione alla gestione dei dati nel contesto del cloud, della conformità, della resilienza informatica, delle competenze del personale IT e dei costi complessivi.